Carcere, In fiamme l’auto di un poliziotto penitenziario
“se venisse accertato che a dare fuoco all’interno del parcheggio del carcere di Trapani, sia stata la mano criminale, saremmo davanti ad un fatto gravissimo che mette a nudo la vulnerabilità dell’amministrazione di tutti i colleghi della Polizia Penitenziaria” a dichirarlo i segretari Regionali SAPPE, OSAPP, UILPA Polizia Penitenziaria, SINAPPE, USPP, CISL FPS,CNPP, CGIL FP, che esprimono il più totale sdegno nei confronti di chi ha messo in atto questo vile gesto nei confronti di un uomo dello Stato, ed manifestiamo la nostra vicinanza al collega che si è sempre distino per la serietà e l’attaccamento al servizio.
L’auto, un Suv Hyundai bianco di proprietà di un assistente capo appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria, in servizio alla Casa circondariale è andata a fuoco la notte del 21 ottobre nel parcheggio riservato della struttura danneggiando anche un’altra autovettura, una Fiat 600 di colore verde parcheggiata accanto.
Noi, commentano i sindacalisti regionali oramai siamo al limite della sopportazione, perché non solo la carenza di organico costringe i poliziotti e turnazioni pesantissime, a volte anche senza lo straordinario pagato, ma addirittura le modalità custodiali piu “aperte” nei confronti dei detenuti hanno ancora di più azzoppato il sistema sicurezza, che oramai ha determinato un born-out completo.
Chiederemo conto di tutto ciò ai vertici dell’Amministrazione Penitenziaria, non disdegnando un passio al Prefetto per chiedere una riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica considerato la gravità della situazione che sta ingenerando tra tutto il personale di polizia penitenziaria impegnato in prima linea a combattere la criminalità comune ed organizzata.
Fonte: http://www.tvio.it