Droga, sequestrata una nave con 10 tonnellate di hashish nel Canale di Sicilia
La Guardia di Finanza ha sequestrato nel Canale di Sicilia una nave con dieci tonnellate di hashish. Si tratta di un peschereccio con bandiera olandese. Fra i nove arrestati, un ex agente della polizia penitenziaria coinvolto in una rapina.
Le motovedette del Gruppo aeronavale di Messina hanno costretto l’equipaggio a fare rotta verso il porto di Catania. E all’arrivo, sono scattate le manette per nove persone: il comandante è rumeno, nell’equipaggio ci sono tre maltesi, due egiziani, un olandese, un croato e anche un italiano, un ex agente della polizia penitenziaria che che era stato espulso dal corpo dopo essere stato indagato per rapina. Ecco il comunicato della Guardia di Finanza:
I finanzieri del Gruppo Aeronavale di Messina e del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo, con la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno portato a conclusione, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica – DDA della città etnea e con il costante supporto delle Fiamme Gialle del Comando Provinciale e della Sezione Operativa Navale di Catania, una articolata operazione a contrasto al traffico internazionale di stupefacenti che si è conclusa con il sequestro di oltre 10 tonnellate di hashish, l’arresto delle nove persone di equipaggio e il sequestro di un ex peschereccio oceanico battente bandiera dei Paesi Bassi, denominato “QUEST”.
Le misure adottate nella flagranza del reato sono state convalidate dal GIP del Tribunale di Catania il 6 giugno.
L’attività si inquadra in una più ampia attività investigativa di respiro internazionale denominata “Libeccio International”, nel cui ambito la Direzione Centrale dei Servizi Antidroga del Ministero dell’Interno svolge la funzione di raccordo informativo e di attivazione della cooperazione internazionale.
La nave, monitorata dai mezzi aeronavali della Guardia di Finanza per oltre 40 ore, è stata abbordata a circa 130 miglia dalla Sicilia sud – orientale una volta ottenuta l’autorizzazione del Paese di bandiera.
Fonte: https://www.tp24.it