Favignana, presi i tre detenuti evasi dal carcere. Erano ancora sull’isola

Stavano rubando una barca per tentare la fuga. Sono stati presi all’una  di questa notte i tre detenuti evasi sabato scorso dal carcere di Favignana. Erano, quindi, ancora sull’isola. Sono stati catturati dalla polizia penitenziaria e dai carabinieri. E sono stati trasferiti a Trapani per essere interrogati e poi condotti al carcere di San Giuliano.

 “Adesso lavoriamo per cercare eventuali complici dopo la fuga, sia nella preparazione della fuga” dichiara il Maggiore Antonio Merola.

Adriano Avolese, ergastolano, Massimo Mangione e Giuseppe Scardino, sono stati rintracciati tra gli scogli della spiaggia di Punta Longa a Favignana. I tre stavano armeggiando attorno a una barca e sono stati notati dai carabinieri. Non appena hanno visto i militari si sono lanciati in acqua. I carabinieri li hanno seguiti in mare e hanno bloccato Avolese e Scardino. Mentre Mangione è stato fermato dai militari assieme alla polizia penitenziaria, stava tentando di scappare nella campagna. I tre fuggiaschi avevano tre borse, non erano armati. Dopo l’arresto è scattata una battuta sull’isola, a caccia del covo e dei complici dei fuggiaschi.

I tre detenuti erano riusciti a segare le sbarre del carcere di massima sicurezza di Favignana “Giuseppe Barraco”.  Si erano calati dalle mura di cinta del carcere con le lenzuola, nella notte tra venerdì e sabato. Le loro ricerche sono durate cinque giorni.

Adriano Avolese, 36 anni, nel 2002 a Pachino (Sr) uccise Sebastiano Di Rosa, 24 anni, per una vendetta nei confronti del fratello della vittima, Salvatore, che avrebbe insidiato la moglie. La Cassazione ha confermato le condanne a 25 anni di reclusione per il fratello di Avolese, Giuseppe, all’ergastolo per Mario, padre dei due di 64 anni, e a 30 anni per Dino Lentinello. Secondo le indagini della polizia la vittima fu picchiata selvaggiamente con pugni, calci e colpi di bastone. Il corpo venne gettato in un appezzamento di terreno e dato alle fiamme. Giuseppe Scardino 41 anni, deve scontare una pena di oltre 15 anni di reclusione per una serie di rapine violente e per il tentativo di omicidio di un poliziotto a Scoglitti, frazione di Vittoria (Rg): reati compiuti tra il 2006 e il 2007. Scardino era stato complice di Massimo Mangione, 37 anni, condannato a 12 anni e 8 mesi, nelle rapine e con lui sparò all’impazzata nel centro di Scoglitti ferendo una donna per sfuggire a due poliziotti che l’avevano riconosciuto perchè ricercato. I due cercarono di uccidere gli agenti. Mangione tentò di uccidere un poliziotto sparandogli un colpo alla tempia ma la pistola s’inceppò.

Questo il comunicato stampa dei Carabinieri:

I Carabinieri, nel corso dei servizi di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale di Trapani, sull’isola di Favignana e sulla terra ferma, per ricercare i tre uomini evasi dal carcere egadiano il 28 ottobre scorso, hanno individuato nella nottata i fuggitivi mentre cercavano di allontanarsi dall’isola.
Due (AVOLESE Adriano condannato all’ergastolo e SCARDINO Giuseppe fine pena 2032) sono stati immediatamente bloccati dai Carabinieri, mentre il terzo (MANGIONE Massimo Salvatore , fine pena 2037 )riusciva momentaneamente a sfuggire alla cattura, venendo rintracciato, poco dopo, dai Carabinieri e da personale della Polizia Penitenziaria giunta in ausilio ai Militari dell’Arma.
Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Trapani.

Fonte: http://www.tp24.it

 

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