SOPPRESSIONE TRAGHETTAMENTO TRENI PER LA SICILIA, LA SEN.ORRU’ PRESENTA INTERROGAZIONE

Dal prossimo mese di giugno, il traghettamento dei treni da e per il territorio siciliano è destinato ad essere soppresso.I passeggeri in arrivo o in partenza dovranno scendere dal treno a Messina o a Villa San Giovanni e proseguire il viaggio via traghetto per poi salire su un nuovo trenoSu quella che si prospetta come una vera e propria lesione del diritto alla mobilità e del principio di continuità territoriale sancito dalla Costituzione, la senatrice trapanese Pamela Orrù ha presentato un’interrogazione urgente al Ministro dei Trasporti. La parlamentare trapanese ha sollecitato l’intervento del Governo per “scongiurare un’ulteriore penalizzazione dell’offerta di mobilità da e per il territorio siciliano a tutt’oggi ancora ben lungi dall’essere all’altezza di adeguati livelli di efficienza”. Il nuovo piano prevederebbe, infatti, a partire
La senatrice Orrù ha quindi chiamato in causa quanto appreso dai vertici di Rete Ferroviaria Italiana, società del gruppo Ferrovie dello Stato, lo scorso 4 febbraio, durante l’audizione davanti all’VIII Commissione del Senato per il Contratto di programma 2012-2016 tra la società e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. “In tale occasione – ricorda la parlamentare trapanese – l’amministratore delegato, ingegnere Gentile, ha sottolineato che la riduzione di parte dei treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia costituirebbe, in realtà, un progetto di rimodellazione dei servizi non legato ad esigenze di Rfi e che tale ipotesi di nuovo modello sarebbe scaturita a seguito dello scadere, al 31 dicembre 2014, del contratto di collegamento veloce nello Stretto, affidato al consorzio Metromare, e all’assenza di un nuovo contratto che non è stato possibile attivare per mancanza di copertura finanziaria”.
“Secondo quanto reso noto in audizione – continua la senatrice Orrù nel suo atto ispettivo – il progetto di rimodellazione, che dispone la soppressione del traghettamento dei treni passeggeri diurni, e la loro sostituzione con 18 corse veloci, sarebbe stato discusso nel corso di una riunione presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, alla presenza di delegazioni delle Regioni Sicilia e Calabria, e dei sindaci di Messina, Villa San Giovanni, Reggio Calabria. In tale occasione si sarebbe deciso di procedere sperimentando la soluzione delle corse veloci con la raccomandazione, avanzata dalle istituzioni presenti, di organizzare comunque adeguata assistenza ai passeggeri e di prevedere nel progetto ogni tutela possibile nei confronti dei lavoratori”.
“Nonostante le informazioni fornite dai vertici di RFI – ha rimarcato la senatrice Orrù – la soppressione dei collegamenti rischia, comunque, di ledere il principio di continuità territoriale e di aggravare una già pesante situazione economica, determinando un ulteriore fattore di isolamento del territorio siciliano e incidendo sull’offerta turistica della regione con pesanti ricadute sui livelli occupazionali”.

Fonte: www.trapanioggi.it

 

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