Strutture inutilizzabili
Il punto della situazione sulle strutture sportive in città. A farsi promotori dell’iniziativa alcuni componenti del movimento Diventerà Belllissima in collaborazione con l’Osservatorio per la Legalità. Presenti i rappresentanti di alcune società che orbitano nel settore dello sport. Il dato che è emerso non sarebbe di certo positivo. Tante gli impianti che risulterebbero inutilizzabili: dalla palestra “COTTONE” Via Tenente Alberti, a quella del Lungomare Dante Alighieri, dalla “Cappuccini”, al Pattinodromo, al Campo Aula. Ma non finisce qui, anche l’impianto dell’Istituto Comprensivo “Pertini” risulterebbe impraticabile; inagibile la pista del Campo Coni, oltre alle tre strutture interne ormai inutilizzabili dal 2013. Poi ci sono impianti in discrete condizioni che potrebbero essere utilizzati anche dalla associazioni sportive ma così non è; come la palestra della scuola elementare “Nunzio Nasi” , quella della via Pantelleria e quelle della scuola “Umberto di Savoia “, dell’Istituto “Montalto” di Marausa e della “Ciaccio Montalto” di via Tunisi. Per quanto concerne le palestre gestite dalla ex Provincia, risulterebbero inagibili quella dell’Istituto per Geometri “Biagio Amico” e dello Stadio provinciale. “Considerato che siamo nel mese di agosto e che a settembre inizieranno le attività anche agonistiche delle società sportive- scrive il presidente dell’osservatorio per la legalità Vincenzo Maltese- considerati i diversi disagi che da anni registriamo in città per la carenza di strutture e l’impossibilità a svolgere una normale attività anche in favore dei più piccoli, le associazioni sportive, i rappresentanti del movimento Diventerà Bellissima Trapani e l’Osservatorio per la Legalità, hanno ritenuto urgente e opportuno predisporre un documento che verrà letto e depositato durante la seduta del consiglio comunale di oggi. Le richieste avanzate sono: 1) un nuovo regolamento per la concessione delle palestre utilizzabili , affinché si possa garantire una regolare e corretta turnazione per l’uso delle stesse con pari diritti e doveri. 2) l’ accesso al Credito sportivo o ad altre forme di finanziamento per ottenere risorse per ripristinare le strutture attualmente inagibili. Inoltre verrà chiesto all’Amministrazione se abbai intenzione di affidare, mediante bandi, le palestre alle società sportive per almeno 10 anni che ne curerebbero la manutenzione; e di istituire la Consulta per lo Sport che comprenda anche i disabili.
Fonti: https://telesud3.com/