Trapani, le eritrine dichiarate “alberi monumentali”. Non si potranno più abbattere
Una grande vittoria dei cittadini. Le eritrine di Trapani sono state dichiarate “alberi monumentali”. E adesso, pertanto, non si potranno più abbattere.
“Si segnala che le piante in oggetto sono state ritenute monumentali, iscritte nell’elenco regionale delle piante monumentali, inserite nel sito SIAN che
raccoglie i dati delle piante monumentali d’Italia”, è scritto nella comunicazione ufficiale del Corpo Forestale della Regione Siciliana. Non solo le eritrine non possono essere più abbattute, ma devono essere conservate, mantenute, e protette.
E’ la vittoria del comitato “Pro Eritrine”, dopo mesi di battaglie, lettere, note, interventi, relazioni, proteste plateali. Il vincolo di monumentalità è stato posto sulla base di una legge del 2013. Le eritrine considerate protette sono 68. 40 sono in Viale Duca d’Aosta, 17 in Piazza Vittorio Veneto, 11 in via
Calvino.
Le eritrine furono impiantate a Trapani introno al 1882.Hanno una altezza media di circa 8 metri ed una circonferenza media del tronco (all’altezza di m. 1,30) di metri 3,90; alcuni esemplari hanno una circonferenza del tronco superiore ai 6 metri. Negli ultimi decenni il “rosso sorprendente” dei fiori di eritrina ha convinto alcuni vivaisti a diffondere questo grande albero ma le eritrine ultra secolari di Trapani sono una rarità botanica perché sono quasi le uniche superstiti degli impianti ottocenteschi. “Le eritrine poste a dimora a Trapani segnarono alla fine del 1800 il processo di bonifica delle aree poste ai piedi delle opere di difesa della città … La vasta area corrispondente ai fossati ed alle opere difensive è tuttora leggibile grazie alla segnatura del doppio filare di monumentali alberi. … Dal 1897 in avanti, dunque, quei grandi alberi hanno raccontato la storia urbana …” spiega l’architetto Vito Corte.
Prima che il comitato “Pro Eritrine” riuscisse a fermare l’azione dell’Ufficio manutenzione Verde Pubblico del Comune di Trapani ne sono state abbattute 5, 3 in viale Duca d’Aosta, le altre due in Piazza Vittorio Veneto e in via Calvino.
Il Commissario Messineo ha stilato una convenzione con il dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università di Palermo proprio per il recupero e la messa in sicurezza delle eritrine.
Fonte: http://www.tp24.it